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L’irsutismo è una condizione clinica caratterizzata dalla crescita eccessiva di peli terminali, duri e pigmentati, in aree del corpo femminile dove normalmente è presente una peluria fine o assente. Questa distribuzione pilifera segue uno schema maschile e coinvolge sedi come labbro superiore, mento, torace, addome, schiena e glutei. L’irsutismo si distingue dall’ipertricosi, che comporta un aumento generalizzato della peluria, indipendentemente dalla sua localizzazione o natura.
Questo articolo esplora il significato clinico dell’irsutismo, ne analizza le cause endocrine e farmacologiche, evidenzia il ruolo degli ormoni androgeni, descrive le metodologie diagnostiche standard e presenta i principali approcci terapeutici. Saranno inoltre forniti esempi pratici, criteri diagnostici validati e riferimenti normativi utili alla comprensione completa della patologia.
L’irsutismo indica la presenza di peli terminali a crescita androgeno-dipendente in aree tipicamente maschili del corpo femminile. Questa condizione riflette una stimolazione eccessiva dei follicoli piliferi da parte degli ormoni androgeni, oppure un’aumentata sensibilità dei recettori locali agli stessi ormoni.
A differenza dell’ipertricosi, che può colpire entrambi i sessi e si manifesta con un aumento quantitativo dei peli in zone fisiologicamente pelose, l’irsutismo ha una distribuzione e un pattern qualitativo mascolinizzante. La distinzione tra le due condizioni è fondamentale per l’inquadramento clinico e la scelta degli esami strumentali da eseguire.
Nei paragrafi successivi verranno approfondite le cause dell’irsutismo, con una classificazione in base all’origine ovarica, surrenalica, farmacologica o idiopatica.
Le cause dell’irsutismo sono molteplici e vengono classificate secondo la loro origine fisiopatologica. La forma più comune è quella ovarica, responsabile del 70–80% dei casi, e associata prevalentemente alla sindrome dell’ovaio policistico (PCOS). Altre forme includono cause surrenaliche, iatrogene e idiopatiche.
Il prossimo paragrafo analizzerà il legame tra irsutismo e testosterone, con un focus sul ruolo dei metaboliti androgenici e della sensibilità enzimatica locale.
Il testosterone è l’ormone androgeno primario coinvolto nella regolazione dello sviluppo pilifero. In condizioni normali, la concentrazione plasmatica di testosterone nelle donne è bassa, ma anche valori nella norma possono risultare sufficienti a generare irsutismo se i follicoli piliferi presentano una sensibilità aumentata.
La 5-alfa reduttasi è un enzima chiave che converte il testosterone in diidrotestosterone (DHT), un metabolita con maggiore affinità per i recettori androgeni. A livello del bulbo pilifero, una sovraespressione di questa isoforma enzimatica può amplificare l’effetto androgeno anche in assenza di iperandrogenemia sistemica.
Altri fattori coinvolti nell’amplificazione della risposta androgenica locale includono:
Il prossimo paragrafo descriverà i criteri clinici e diagnostici utilizzati per identificare l’irsutismo e distinguerlo da condizioni simili.
La diagnosi clinica dell’irsutismo si basa inizialmente su un esame obiettivo e sull’utilizzo della scala di Ferriman-Gallwey. Questo strumento attribuisce un punteggio alla densità dei peli in nove sedi corporee, come labbro superiore, mento, torace, addome e cosce. Un punteggio totale superiore a 8 è indicativo di irsutismo clinico.
Dopo la valutazione clinica, vengono eseguiti esami di laboratorio per misurare i livelli sierici di:
In presenza di valori elevati o alterati, si procede con esami di imaging come ecografia pelvica, risonanza magnetica o TAC addominale, per indagare l’origine ovarica o surrenalica del disturbo.
Il paragrafo seguente analizzerà i principali approcci terapeutici per la gestione dell’irsutismo, differenziando tra trattamenti ormonali, farmaci topici e interventi estetici.
La terapia dell’irsutismo varia in funzione dell’eziologia, della gravità e dell’impatto psicosociale della condizione. Nei casi legati all’iperandrogenismo, il trattamento si concentra sulla soppressione della produzione ormonale o sulla riduzione della sensibilità agli androgeni.
Le opzioni terapeutiche includono:
Nei casi in cui il trattamento medico non sia sufficiente o indicato, si ricorre a tecniche estetiche:
Il trattamento dell’irsutismo richiede un approccio integrato e personalizzato. La consulenza con un endocrinologo o un ginecologo esperto è essenziale per identificare la strategia terapeutica più idonea. L’educazione sanitaria e il supporto psicologico possono aiutare a ridurre l’impatto emotivo della condizione.
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